L’ultimo viaggio di San Francesco verso Assisi sarà ricordato domenica 31 agosto con la 46/a edizione della «Cavalcata di Satriano 1226».
La suggestiva rievocazione storica fra Nocera Umbra, Valtopina, Spello e la città serafica vedrà la partecipazione di 80 cavalieri provenienti da varie parti d’Italia.
Un evento che unisce e valorizza territori e comuni del Parco del Monte Subasio, come hanno ricordato i sindaci delle città durante la presentazione che si è tenuta a Santa Maria degli Angeli.
Occasione per annunciare anche alcune iniziative speciali per il prossimo anno, nel 2026, durante l’ottavo centenario della morte del Santo.
Ma intanto tutto è pronto per l’edizione 2025 dell’iniziativa che ricorda quindi il percorso compiuto da San Francesco, ormai morente, verso la sua città natale.
Un gruppo di una ottantina di cavalieri in sella ai loro cavalli toccherà così tutte le principali tappe percorse nel 1226, fra Nocera Umbra e Assisi, passando per Valtopina e Spello.
Un itinerario che attraversa il Parco del Monte Subasio, tra fede, tradizione, aggregazione e valorizzazione delle risorse del territorio.
Secondo fonti francescane, i cittadini di Assisi, sul finire dell’estate del 1226, messi al corrente delle ormai gravi condizioni di Francesco, inviarono una delegazione di cavalieri nei pressi di Nocera Umbra per riportarlo in corteo nella sua terra.
La commemorazione dell’evento fu voluta nel 1926 da Arnaldo Fortini, che costituì nel 1923 la Compagnia dei Cavalieri di Satriano.
Andò avanti fino al 1939, per poi interrompersi a causa della guerra.
Venne riproposta sporadicamente negli anni Cinquanta e ripristinata in via definitiva nel 1980 e da allora va avanti ininterrottamente da 46 anni.
La manifestazione è stata illustrata dai sindaci di Assisi Valter Stoppini, di Nocera Umbra Virginio Caparvi e di Valtopina Gabriele Coccia, oltre a Scilla Cavanna, assessora assisana con delega al Parco del Monte Subasio.
«Si tratta di un evento molto importante – ha sottolineato Stoppini – che negli anni è cresciuto, rappresentando un elemento di coesione e di promozione del territorio. L’auspicio è che si ritrovi quello spirito di amore per cui è nata la Cavalcata e che il mondo recuperi i valori francescani di pace e speranza».
«Il monte Subasio ci unisce – ha poi affermato Caparvi – così come il messaggio francescano di comunione, che i nostri territori sentono forte. La Cavalcata è un momento d’identità e di festa, che vogliamo rafforzare».
«Una tradizione consolidata che racconta le nostre radici di territorio fortemente legato ai valori di San Francesco, che dobbiamo rilanciare» ha inoltre detto Coccia.
Alla presentazione sono intervenuti anche Giovanni Raspa e Pier Maurizio Della Porta, rappresentanti della Compagnia dei Cavalieri di Satriano. Associazione che organizza l’iniziativa dal 1980, i quali hanno ricordato le tappe principali dell’evento.
Nel corso della presentazione, sono state anticipate alcune idee in cantiere per la Cavalcata di Satriano 2026, che sarà storica in occasione dell’ottavo centenario della morte di San Francesco.
Tra gli eventi previsti, una pubblicazione sulla storia della manifestazione, l’invito a partecipare a tutte le forze armate e forze dell’ordine dello Stato che hanno pattuglie a cavallo (dal 1990 la Polizia ha partecipato ad ogni edizione). E anche l’idea di sviluppare il programma in due giorni, allargando il percorso e toccando più territori.
A tale proposito gli organizzatori hanno evidenziato la necessità di risorse economiche per realizzare un luogo adatto al ricovero dei cavalli, rispettando le norme di sicurezza legate al benessere degli animali.
Spazio che potrebbe essere utilizzato in futuro anche per sviluppare forme di equiturismo sul monte Subasio.
Comunicato stampa da Ansa
